Jobyourlife: quei 200mila colloqui di lavoro procurati da un’idea ‘folle’

Jobyourlife

Milano, 9 maggio 2017 – Quando proponi un’idea nuova in molti ti guarderanno “come un pazzo”, ma nei momenti di cambiamento un’idea anticonformista può essere vincente. E’ anche questo il messaggio dell’esperienza di Andrea De Spirt, 28 anni, laurea in filosofia, fondatore e Ceo della start up “Jobyourlife”, la più grande piattaforma di recruiting online “made in Italy”.

Come funziona Jobyourlife

“Farsi trovare dal lavoro e non più essere costretti a cercarlo”, è l’idea alla base del sito, che capovolge la tradizionale accezione della ricerca del posto ma in grado di evitare la frustrazione dell’invio di curriculum a pioggia, perdite di tempo e, dal lato aziendale, errori nella selezione del personale. I profili compilati gratis dagli utenti in cerca di impiego vengono indicati nei risultati di ricerca da parte delle aziende che si abbonano al servizio secondo prezzi differenti (LEGGI la mia intervista completa su Il Giorno: “Jobyourlife, farsi trovare dal lavoro: ecco la start up che ribalta la ricerca del posto”). La particolarità di Jobyourlife è inoltre la possibilità di effettuare una ricerca di dipendenti per prossimità geolocalizzata e semantica.

De Spirt, cosa significa “Jobyourlife”?
“L’idea iniziale era dare la possibilità di fare di una passione il lavoro dei propri sogni, attraverso una rete. Un concetto precursore nel 2012”.

È facile la vita dello startupper?
“Non molto. Soprattutto all’inizio. È difficile avere credibilità, solo perché sei giovane. È facile commettere errori nella scelta delle persone. All’inizio eravamo in 4, ma poi sono rimasto solo. Oltre a un’idea bellissima serve anche capacità di ‘execution’. Serve anche una cultura del fallimento. La paura di fallire è il miglior modo di non partire. Bisogna invece cogliere l’opportunità”.

Che tipo di formazione ha?
“Sono laureato in filosofia alla Statale di Milano, ma dopo la scuola sono stato un anno a New York, dove un amico stava avviando una start up. Mi invitava in ufficio ma vidi che erano in difficoltà, così mi resi subito conto degli stimoli e delle criticità in una simile impresa”.

Come hai trovato la forza di andare avanti nei momenti difficili?
“Credevo veramente in quello che facevo”.

Come è strutturata l’azienda oggi?
“Siamo in 25, divisi fra Milano e Cagliari. Al PoliHub del Politecnico abbiamo i reparti di customer care, marketing e vendite. In Sardegna ci sono i programmatori informatici. Gestiamo inoltre i database di candidature spontanee sui siti aziendali. Per questo servizio ci ha scelto Compar, per le catene Bata e Aw Lab in Italia e Spagna”.

Cinque anni, 2 milioni di euro di finanziamento raccolti, 1 milione di utenti, 200mila colloqui di lavoro procurati e centinaia di aziende clienti. Questi i numeri di Jobyourlife che ora si affaccia sul mercato internazionale. Dopo la fiducia di aziende come GameStop, Brico Center, Arcaplanet, Repower, Conad, Conbipel, AwLab e Bata.
Daniele Monaco